Sa Corona Arrùbia

Nuraghe "Molas" - Siddi

La civiltà nuragica si sviluppa in Sardegna dall’età del bronzo fino all’età del ferro, nel periodo compreso tra il 1600 a.C. fino al momento della conquista dell’Isola da parte dei Cartaginesi e poi dei Romani. Deve il suo nome ai nuraghi, imponenti costruzioni megalitiche, che trasmettono il carattere forte e invincibile e che ha saputo costruire delle fortezze e garantire la vita di tutti gli abitanti.

I nuraghi unici al mondo per fisionomia e architettura, sono presenti su tutto il territorio sardo da quasi quattromila anni. Oggi vengono concepiti come dei guerrieri valorosi che hanno resistito per secoli, senza perdere il fascino che li contraddistingue. Ognuno di essi possiede un nome che lo identifica e oggi se ne contano più di settemila, uno ogni tre chilometri quadrati caratterizzando fortemente il paesaggio sardo. Tutti hanno una conformazione ben precisa: alcuni hanno una sola torre, altri sono delle costruzioni complesse con più torri e delle possenti mura che proteggono il villaggio al suo interno. Una cosa accomuna i nuraghi: la forma circolare realizzata con i grandi massi.

Il Nuraghe Molas è una costruzione monotorre, con diametro pari a 10 metri, sul bordo dell’altipiano, al confine fra i territori comunali di Gonnostramatza e Siddi.
L’archeologo Giovanni Lilliu ha studiato questo monumento negli anni Quaranta, ma a riguardo si hanno poche informazioni, in quanto i lavori di scavo e di ricerca non hanno avuto un seguito.
Si individuano alcuni filari, la camera interna ed una celletta adiacente. Inoltre è possibile intravedere alcuni muretti addossati alla torre. Se ne vedono altri, di fattura recente, adibiti a recinto per animali da pascolo.
Il nome deriva dall’essere stato in passato un luogo di lavorazione delle macine frumentarie.