Sa Corona Arrùbia

Lunamatrona

Il paese, adagiato sulla piana della Marmilla, tra le giare di Siddi e di Gesturi e la zona collinare della Trexenta, si estende per 21 kmq e conta 1783 abitanti. Contraddistinto da un impianto urbanistico irregolare, vanta numerose "Case a Corte", tipiche abitazioni agricole, che hanno in comune la caratteristica di disporsi al centro del lotto, cinto da alte mura, il cui accesso è costituito da un ampio portale, spesso ad arco.
Lunamatrona conta tre chiese importanti. La Chiesa di S. Maria (XIV sec) fu la prima parrocchia del paese e restò tale fino al 1630. Di stile romanico, è stata abbandonata per lungo tempo e restaurata solo di recente. La facciata in pietra a vista è sormontata da un campaniletto a vela a due monofore campanarie, impostato sul frontone originario. La copertura è a due spioventi mantati in coppi. Della Chiesa di S. Sebastiano non si hanno notizie che ci facciano risalire alla data della sua costruzione. Infine la Parrocchiale di S. Giovanni Battista fu costruita poco prima del 1568, su un’area dove sorgeva un’antichissima chiesetta che fu centro di spiritualità benedettina nel 1082.
 
Anche se rimaneggiata nei secoli XVIII e XIX, restano alcuni segni delle antiche strutture nella facciata e nel campanile, completato in seguito con l’aggiunta della cupola. Le principali opere d’arte sono custodite presso la Parrocchiale. Sono diverse le opere nel paese ma l’elemento di maggior rilievo è senz’altro il Retablo di S. Maria, collocato nella prima cappella a destra e proveniente dall’omonima chiesa del paese. Dipinto a tempera su tavola, è attribuito ad A. Mainas, pittore di scuola stampacina, che ha la sua maggiore originalità nella vena popolaresca innestata su una cultura d’impronta gotico-catalana.
 
L’area archeologia di maggior rilievo si snoda lungo la strada che dalla periferia del paese conduce al Museo del Territorio. Si contano sei menhir, sparsi nelle campagne, una tomba dei giganti e due importanti nuraghi. Il nuraghe Pitzu Commu, sito su una collina di natura marnosa, è attualmente interessato da una campagna di scavo. Le architetture del nuraghe complesso sono dislocate secondo uno schema quadrangolare, con quattro torri disposte ai vertici di un quadrato e una in posizione centrale, aperta su un ampio cortile interno.