Sa Corona Arrùbia

Collinas

Cinto da una corona di verdi colline dal profilo dolce e arrotondato, il paese, sito a m 249 slm, con i suoi 908 abitanti, si adagia sulle valli e sui pendii. Anticamente Forru era il suo nome e Forresus quello degli abitanti. La modifica del nome Forru, avvenuta nel 1863 con atto firmato dal Re Vittorio Emmanuele II, fu richiesta dal cittadino più illustre del paese, G. B. Tuveri, giornalista, filosofo e parlamentare, che ritenne il nome Collinas più poetico e consono al fascino del paese. Al Tuveri (1815-1887), autore tra le altre dell’opera "Il diritto dell’uomo alla distruzione dei cattivi governi", è intitolato il Centro Studi G. B. Tuveri. Ubicato presso l’ex Monte Granatico, a fianco della sua casa natale, oggi Municipio, il Centro Studi raccoglie l’intera opera del filosofo ed è un luogo attrezzato, ideale per convegni, manifestazioni, mostre ed eventi culturali.
 
Collinas non solo è il paese del caratteristico dolce vino Nuragus ma è anche il paese degli abili scalpellini della pietra, è un paese a misura d’uomo, che lascia al visitatore un senso d’ordine e di silenzio, come se il tempo si fosse fermato, scandito solo dai rintocchi delle campane. Vale la pena addentrarsi nei viottoli osservando i particolari dei fregi in pietra nei portali e nelle case e visitando le sue tre chiese: la Parrocchiale di S. Michele Arcangelo, la Chiesa di S. Sebastiano e la Chiesa di S. Rocco (XVII sec.). In particolare la Parrocchiale, dedicata al patrono e fondata nel 1570, presenta all’interno un’ampia navata voltata a botte e decorata da pregevoli affreschi di Isidoro Delogu (1930 ca.). Le sei cappelle laterali che la fiancheggiano sono finemente ornate da archi, capitelli, edicole e rosoni in pietra lavorata.
 
Sulla Giara di Collinas, che comprende gli altopiani basaltici di Pranu Mannu e di Pranu Picciu, ricchi di vegetazione spontanea e parzialmente forestati, si trovano sei nuraghi dislocati in punti alti e strategici (Brodu in Cuccuru, Corona Maiu, S’artarò, detto Su Giganti, Scala S’Egua, S’Orcu e Miali Craba) dai quali si godono panorami di grande suggestione.